Piccolo Teatro del Giullare

Il Piccolo Teatro del Giullare di Salerno nasce negli anni ’90 per iniziativa dell’omonima compagnia teatrale formata da Alfredo Micoloni, Andrea Carraro e Virna Prescenzo. Molto attivi sul territorio, decidono di riadattare il loro spazio, già usato come sala prove, in un vero teatro. Dopo radicali lavori di ristrutturazione, dai pavimenti al sistema di areazione, il locale di 400 mq viene frazionato e utilizzato per ricavarne una sala di 70 posti a sedere, con palcoscenico e camerini, foyer e deposito scene, attrezzeria, luci audio e costumi. Chiamato “Piccolo Teatro del Giullare”, alludendo al nome del teatro milanese (per esplicito suggerimento del drammaturgo, saggista e sceneggiatore Luigi Lunari), inizialmente programma solo le proprie produzioni. In seguito la struttura si apre alle ospitalità accogliendo in rassegna artisti e compagnie particolarmente attivi sulla scena teatrale contemporanea e di ricerca. Tra i tanti che si sono esibiti al Piccolo Teatro del Giullare si ricordano Francesco Silvestri, Rosario Palazzolo, Gea Martire, Lalla Esposito, Antonella Morea, Renata Fusco, Carmine Borriello, LauraAngiulli, Niko Mucci, Mimmo Borrelli, Saverio La Ruina, Lucio Allocca, Beatrice Fazi, Sergio Di Paola. Oltre alla programmazione teatrale, lo spazio è aperto ad eventi culturali, come presentazioni di libri e lavori su testi letterari come è accaduto con Erri De Luca e Maurizio De Giovanni. Vengono organizzati anche eventi musicali, laboratori e corsi teatrali.

 

 

LE CARATTERISTICHETECNICHE

 

TORRE SCENICA

> PALCOSCENICO:

larghezza 5.66 m

profondità 5.30 m

> DISLIVELLO PALCO/PLATEA:
  • BOCCASCENA:

larghezza 5.00 m arcoscenico 3.18 m

  • SIPARIO: manuale
  • SOFFITTA: assente
  • BUCA D’ORCHESTRA: assente
  • PROSCENIO: calpestabilealtezza 43 m

profondità 2.20 m

 

SALA

  • CAPIENZA TOTALE: 70 post

PLATEA: 70 posti

 

SERVIZI E LOGISTICA

> CAMERINI:

3 camerini, 2 bagni

  • SALA PROVE: camerone
  • SERVIZI ACCESSORI: attrezzeria

 

“Portiamo avanti questa attività per passione e tutto ciò che ricaviamo dalla nostra attività lo reinvestiamo nella struttura e nella sua programmazione. L’investimento pubblico sarebbe auspicabile e servirebbe sia per realizzare campagne di comunicazione che per realizzare alcuni lavori di ristrutturazione e di miglioria che ci consentirebbero di offrire al nostro pubblico uno spazio ancora più confortevole.»

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