Cinema Arcobaleno

Il Cinema Arcobaleno aprì nel 1958 col nome di Cinema Stadio. Chiuso da gennaio 2014 a causa di problemi di gestione, la sala venne riportata alla vita da Guglielmo Mirra (figlio di Lucio, storico patron del teatro Diana) e così riaperto nel 2015 con le sue tre sale da circa cento posti per ciascuna. Fu proprio il giovane Guglielmo a condurre per mesi una lunga ed estenuante trattativa, mentre la famiglia Baratta, proprietaria dell’immobile (e per qualche tempo coinvolta anche nella gestione della stessa) ebbe la sensibilità di non cedere alle lusinghe di offerte, probabilmente più vantaggiose, che avrebbero destinato la sala cinematografica all’ennesimo supermercato. La posizione al centro del Vomero ne fa una delle strutture più amate dal pubblico. Il cinema Arcobaleno opera in collaborazione con il cinema Plaza (sempre gestito dalla famiglia Mirra) e, oltre alla programmazione di prima visione, amplia la sua offerta attraverso mattinate per studenti, cineforum, eventi, rassegne, proiezioni di documentari scientifici e storici in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

 

 

LE CARATTERISTICHE TECNICHE

 

  • NUMERO SCHERMI: 3

 

  • NUMERO POSTI TOTALI: 310

 

Sala 1

Posti platea: 110 poltrone Posti galleria: assente

  • DIMENSIONI SCHERMO: 50 x 4.00 m
  • TIPOLOGIA IMPIANTO PROIEZIONE:

DOLBY

 

Sala 2

Posti platea: 130 poltrone Posti galleria: assente

  • DIMENSIONI SCHERMO: 50 x 4.00 m
  • TIPOLOGIA IMPIANTO PROIEZIONE:

DOLBY

 

Sala 3

Posti platea: 80 poltrone Posti galleria: assente

  • DIMENSIONI SCHERMO: 50 x 4.00 m
  • TIPOLOGIA IMPIANTO PROIEZIONE:

DOLBY

 

SERVIZI E LOGISTICA

  • Bar/buvette
  • Climatizzazione aria calda e fredda

«Il Plaza e l’Arcobaleno lavorano a braccetto – spiega Guglielmo Mirra – realizzando quella che nei nostri intenti vuole essere una vera e propria collaborazione. In questo momento il piano di ristrutturazione del Plaza è più impegnativo. Tuttavia, sarebbero possibili miglioramenti strutturali anche all’Arcobaleno: mi piacerebbe predisporre una pedana nella sala 1, in modo da rendere lo spazio polivalente e poter ospitare spettacoli di arte varia».

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